131. Piazza G. Mazzini, lato ovest

Necropoli. Età tardoantica
1826. Scavi per fondazioni presso casa Guastalla, all’angolo con la via Emilia (ricerche C. Cavedoni)

Alla profondità di 3 metri circa si rinvenne una tomba del tipo a cassa laterizia in muratura che aveva come coperchio due lastre di marmo, ognuna di un metro di lato. Una delle lastre non fu recuperata. L’altra, attualmente conservata nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, è decorata da una panoplia.

Il tipo di decorazione permette di ipotizzare che questa lastra facesse parte del rivestimento di un monumento funerario a dado di età imperiale. La sua presenza nell’ambito della necropoli tardoantica a ovest della città è pertanto riferibile ad un reimpiego.

Fonti e documenti

Manoscritto di C. Cavedoni

1851. Scavi di Modena
Due grandi tavole di tufo bianco della Venezia, che servivano di coperchio ad un sepolcro a foggia di cassa costrutta di mattoni romani non interi, alla profondità di metri …entro la bottega dell’ebreo Guastalla presso via Emilia.

 

BE, Carte Cavedoni, a.S.3.5, c. 77 r.

 

Uno fu lasciato a posto; nell’altro di là estratto è sculto un clipeo sovrapposto a due aste decussate volte con la cuspide allo ingiù, come in uno de’ due lastroni del fondo Pini (Saliceto Panaro). Questo ha ornati architettonici alquanto diversi e varia anche la forma del clipeo. Tavola larga metri 1,04; specchio alto m 0,65 largo m 0,88. Pilastrini larghi m 0,17. Tavola grossa m 0,16.

Rinvenimenti

Frammento di monumento funerario

Lastra frammentaria di marmo decorata da uno scudo rotondo (clipeo) sovrapposto ad una coppia di lance incrociate. Si tratta di un motivo ricorrente nelle cosiddette panoplie, composizioni di armi e insegne di carattere militare che caratterizzano soprattutto i monumenti funerari a dado. La lastra fu reimpiegata in età tardoantica come elemento di copertura di una tomba del tipo a cassa laterizia in muratura.

 

Frammento di monumento funerario Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena