I Sottufficiali della Legione

Nella legione era presente anche un certo numero di sottoufficiali chiamati principales. Tra questi gli optiones, in numero eguale ai centurioni e a loro sottoposti gerarchicamente, erano prescelti direttamente dai centurioni che sostituivano in caso di assenza o morte. Il simbolo della legione, un’aquila d’oro e argento montata su un asta rostrata, era affidato all’aquilifer, un graduato ben riconoscibile per il gonnellino di fasce di cuoio sovrapposte denominato pteruges, indossato sotto la cotta di maglia di ferro, e per la leontè (pelle di leone) applicata sull’elmo.
Ogni centuria aveva poi un signifer (porta vessillo) che portava il signum, lo stendardo della centuria, costituito da un’asta rostrata decorata con dischi argentati e sormontata da una mano tesa circondata da una corona di alloro in argento. Sul signum era applicata una targa metallica sulla quale campeggiava il nome della legione e i numeri della coorte e della centuria.
Il signifer doveva portare il signum in modo ben visibile ed era il primo ad eseguire gli ordini degli ufficiali; era il primo ad avanzare e il primo a ripiegare nel caso di ordine di ritirata. In questo modo i legionari, anche nella confusione della battaglia, potevano conoscere la disposizione del loro reparto.
L’uniforme del signifer era simile a quella dell’aquilifer ma variava perché sull’elmo era applicata una testa di lupo o di orso. Entrambi portavano uno scudo di forma circolare (parma) analogo a quello in dotazione alla cavalleria.

Altri sottoufficiali erano i suonatori di corno (cornicines) ed i trombettieri (bucinatores). Cesare narra nel De Bello Gallico che il suono di questi strumenti, associato al messaggio visivo costituito dai signa scandiva gli ordini alle truppe.
Infine, fra i sottoufficiali erano anche i tesserarii che trasmettevano ogni sera la parola d’ordine alle sentinelle, gli addetti ai rifornimenti (frumentarii) e quelli con compiti di polizia militare (quaestionarii).

La Colonna Traiana offre il più straordinario repertorio iconografico sull’esercito romano. Come è noto essa è di 150 anni successiva alla guerra di Modena, tuttavia può essere usata per illustrare alcuni aspetti dell’organizzazione dell’esercito di età cesariana. In queste immagini vediamo due aquiliferi con leontè nell’accampamento (sinistra) e le legioni in marcia precedute da aquiliferi e signiferi (destra).

Durante le parate militari i porta insegne erano
preceduti dai cornicines.

Bucinatores

Aquiliferi

Moneta emessa da Marco Antonio nel 32-31 a.C.
Nel retro si possono identificare le insegne della legione VI: un’aquila fra due signa.
Museo Civico Archeologico di Modena Etnologico