341. Zona di Viale A. Gramsci?
Necropoli. Fine I secolo a.C.
Prima degli anni ’70. Scavi di natura imprecisata
Secondo notizie orali raccolte in varie circostanze, i due conci di pietra relativi a monumenti funerari a corpo cilindrico, trasferiti nel 1973 dall’area del Mercato Bestiame al parco pubblico “Giovanni Amendola”, provengono dalle escavazioni effettuate negli anni ’60 durante i lavori di urbanizzazione nella limitrofa zona di Viale Gramsci.
Assieme alle stele del rinvenimento 340, il monumento funerario farebbe parte della necropoli extraurbana lungo l’asse del cardine massimo, sviluppata probabilmente in relazione ad un asse viario che congiungeva Mutina con l’area transpadana.
I materiali sono conservati presso il Lapidario Romano dei Musei Civici e il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Rinvenimenti
Frammento del monumento funerario di P. Aurarius Crassus
Concio curvilineo pertinente ad un monumento funerario a corpo cilindrico con una circonferenza presunta di m 5,30. Il frammento reca un’iscrizione che ricorda il tribuno militare e magistrato edile P. Aurarius Crassus ed è databile alla fine del I secolo a.C.
P(ublius) Aurarius P(ubli) f(ilius) Pol(lia) Crass[us], / tr(ibunus) mil(itum), V̅I̅ vir, aid(ilis) …
Publio Aurario Crasso, figlio di Publio, della tribù Pollia, tribuno militare, seviro, edile …
L’iscrizione conserva il ricordo della luminosa carriera percorsa da Publius Aurarius Crassus, di nascita libera e appartenente alla tribù Pollia. Ufficiale di una coorte ausiliaria, o forse anche di una legione, dopo la honesta missio, ovvero il congedo, rientrò in patria e ottenne per i suoi meriti la carica di edile, una delle più importanti funzioni amministrative municipali. Il grado di seviro militare, raggiunto probabilmente durante le guerre civili, gli consentì di accedere al rango equestre.
Frammento di monumento funerario
Frammento di cornice modanata, curvilinea, probabilmente pertinente ad un monumento funerario a corpo cilindrico, databile alla fine del I secolo a.C. È stata proposta una ricostruzione del monumento, di pianta circolare con un diametro di m 2,40 circa, con quattro lesene che scandiscono la superficie esterna.