308. Area dell’incrocio tra Viale Rimembranze – Viale L. A. Muratori e Viale Martiri della Libertà – Viale N. Fabrizi
Necropoli. Età romana
Giugno 1546. Scavi per la costruzione del baluardo di S. Pietro
Una cronaca del XVI secolo ricorda che poco dopo l’avvio dei lavori per la costruzione del baluardo vennero effettuati una serie di ritrovamenti. A m 4,70 di profondità furono rinvenuti una testa di leone di pietra e resti di colonne, elementi forse attribuibili ad un monumento funerario.
Nel corso dei lavori vennero rinvenuti anche i resti di un grande muro. Il rinvenimento potrebbe inquadrarsi nell’ambito della necropoli meridionale di Mutina.
I materiali non sono conservati.
Approfondimento
La cronaca di Tommasino de’ Bianchi ricorda, agli inizi di giugno del 1546, il rinvenimento di “una bella testa de leone de preda fina granda come la testa de uno bracco sotto terra b(raccia) 9 (m 4,70 circa) et altre prede assai de terra cotta, che mostra che fusseno colone tonde…”. Due settimane dopo viene citato il ritrovamento di “uno grosso muro”.
Fonti e documenti
Cronaca di T. de’ Bianchi
Adì detto.
Questo dì se trovato nel cavamento delle fosse del bellovardo de S.to Petro una bella testa de leone de preda fina granda come la testa de uno bracco sotto terra b. 9 et altre prede assai de terra cotta che mostra che fusseno colone tonde. (Nota che el Sig. Fattore Generale del duca et el Segnore Governatore la voleno mandare alla Excellentia del duca a Ferrara).
Adì ditto.
Li sopra stanti alla fabrica delli bellivardi hano fato comenzare de abassare il murro alto della città de Modona verso levante al incontro del monestero de S.to Petro. E quelli che cavano le fosse alla punta del detto bellovardo ge hano trovato quasi nel fondo uno grosso muro et hano trato molte prede suxo la ruina che le adoperarano a fare le mure del bellovardo.