307. Area tra Viale Martiri della Libertà e Viale N. Fabrizi, all’altezza di Via S. Pietro

Necropoli. Età romana
17 novembre 1546. Scavi per la costruzione di una casamatta al baluardo di S. Pietro

Una cronaca del XVI secolo ricorda il rinvenimento, ad una profondità di m 9,40, di un gruppo di urne cinerarie. Il dato della profondità, maggiore rispetto a quella di tutti gli altri rinvenimenti di carattere funerario effettuati in quest’area, riferibile alla necropoli meridionale di Mutina, aveva fatto ipotizzare la presenza di una possibile testimonianza di età preromana.

In realtà recenti ricerche mediante sondaggi geognostici (rinvenimenti 2077 e 2211) hanno dimostrato che in quest’area gli strati di età romana raggiungono in alcuni punti una profondità di 10 metri.

La tipologia delle sepolture, pertinenti evidentemente ad una necropoli ad incinerazione, farebbe propendere per una datazione ad età repubblicana o, al più tardi, alla prima età imperiale.

I materiali non sono conservati.

Approfondimento

La cronaca di Tommasino de’ Bianchi riporta che “al bellovardo de S.to Petro dal capo verso la porta Saliceto nel fondamento per farge una casa mata se ge atrovato vaxi de terra pieni de cenere con osse de morti sotto terra alle braza circa desedotte dalla cima della strata al fondo de detti vaxi…”.

Fonti e documenti

Cronaca di T. de’ Bianchi

Al bellovardo de S.to Petro dal capo verso la porta Saliceto nel fondamento per farge una casa mata se ge atrovato vaxi de terra pieni de cenere con osse de morti sotto terra alle braza circa desedotte dalla cima della strata al fondo de detti vaxi che mostra esere cresciuto el terreno tanto braza pochi anni fa fu trovato una bella archa de preda biancha da M.ro Helya Ponzano fornaxare nel borgo de Albareto sotto terra braza 16, la quale comperò M. Alfonso Sadoletto, che posta suxo el sagrato del Domo verso la pelizaria suxo la quale ge l’arma de Sadoletti che ge ferà fare detto M. Alfonso, in la quale lui ge fu sepulto, siché questa città è cresciuta de terreno da quello tempo in qua alli braza 16 o 18 per causa che due volte fu desolata et fu inabitabile e li fiumi andavano a suo modo.

 

Tommasino de’ Bianchi, Cronaca modenese, 17 novembre 1546
BE, Cronache Modenesi manoscritte, a.T.1.9, c. 472 r.