124. Piazza G. Matteotti, area dell’ex cinema Odeon
Necropoli. Seconda metà IV – inizi V secolo d.C.
1947. Scavi per le fondazioni del cinema (ricerche P. E. Arias, C. Giorgi, F. Malavolti)
Durante gli scavi, al di sotto dei depositi alluvionali, si rinvenne un sarcofago di marmo al quale erano affiancate due tombe a cassa laterizia che poggiavano su un piano di frammenti laterizi posto alla profondità di m 4,75. Sul lato sud, verso la via Emilia, il sarcofago presentava alla base un lastricato realizzato con tegole, mattoni manubriati e ciottoli.
Nel sarcofago erano deposti cinque individui: due uomini, due donne e un bambino. I defunti erano avvolti in tessuti di lana o coperti da sudari in seta e uno di essi aveva il capo cinto da una benda intrecciata con fili d’oro in corrispondenza di una ferita. Nella cassa erano stati inseriti al momento delle deposizioni fasci di fiori e cuscini di foglie, forse di alloro. Erano inoltre presenti vari oggetti di corredo fra i quali le suole in legno di un paio di sandali.
La più grande delle due tombe, del tipo a cassa laterizia in muratura conteneva i resti di quattro individui, l’altra, del tipo a cassa laterizia con mattoni o tegole posti di taglio, gli scheletri di due bambini. Entrambe erano prive di corredo. Il rinvenimento è riferibile alla necropoli tardoantica a ovest della città. Il sarcofago di marmo è conservato presso il Museo Lapidario Estense, parte del corredo nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Gli altri materiali non sono conservati. Fra i materiali recuperati nello scavo è stata segnalata, senza alcuna precisazione sul contesto di rinvenimento, anche una piccola brocchetta di probabile produzione volterrana databile al III secolo a.C. che, secondo alcuni autori, costituirebbe un possibile indizio dell’esistenza di un insediamento preromano.
Fonti e documenti
Pianta dello scavo
A destra il sarcofago, a sinistra le due tombe a cassa laterizia. I numeri si riferiscono alla posizione degli elementi di corredo e alle ossa degli scheletri.
Sezione dello scavo
Particolare dell’area di scavo con il sarcofago e la più grande delle due tombe a cassa laterizia in muratura.
Particolare dello scavo
Particolare degli scheletri all’interno del sarcofago di marmo al momento del rinvenimento.
Rassegna stampa
Rassegna stampa dei rinvenimenti del 1947, conservata nell’Archivio di Adamo Pedrazzi nell’Archivio Storico Comunale di Modena: “Il Progresso d’Italia”, 14 agosto 1947; “L’Avvenire d’Italia”, 27 agosto 1947.
Rinvenimenti
Sarcofago
Sarcofago a decorazione architettonica databile tra 150 e 170 d.C. La cassa, inquadrata da pilastri scanalati con capitelli di ordine corinzio, appoggia su un basamento corniciato. La fronte è ornata da due eroti che reggono la tabella ansata che conteneva l’iscrizione funeraria.
Il coperchio del sarcofago è a forma di tetto displuviato con grandi tegole, coppi e con acroteri agli angoli, decorati sulla fronte con le rappresentazioni simboliche delle stagioni. Il sarcofago venne riutilizzato in età tardoantica e a questo momento si devono attribuire l’erasione dell’epigrafe funeraria e le deposizioni rinvenute al suo interno.
Corredo del sarcofago