84. Via Emilia Est – Tangenziale Pasternak

Strada e necropoli. II secolo a.C. – VI secolo d.C.

2007. Scavi per realizzazione di sottopasso stradale (scavo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna)

Le indagini archeologiche hanno interessato un settore ortogonale alla via Emilia di 60 m per 24, per una profondità di 5,50 m. A circa 3,30 m di profondità è emerso il primo impianto della strada in ghiaia largo circa 4,5 m e spesso 20 cm. La strada, segnata dai solchi dei carri, è affiancata da banchine larghe circa 8 m, formate da un battuto di limo, sabbia e ghiaia. L’insieme degradava verso due fossati esterni di 4 m di larghezza e 1,5 m di profondità. Questa prima fase si data tra il 187 a.C. e l’età augustea. Nella prima metà del I sec. d.C. la via Emilia è ampliata fino a 6 m di larghezza e la massicciata stradale viene rinforzata con un riporto di 18 cm di ghiaia, mentre l’ampiezza dei canali è ridotta di circa un metro. Al IV sec. d.C. si può datare un nuovo rifacimento della massicciata stradale, con riporto di 20 cm di ghiaia e ampliamento della strada, la cui larghezza raggiunge i 12-13 m, comportando una riduzione dell’ampiezza dei marciapiedi e dei canali di drenaggio. Tra IV e V secolo un deposito alluvionale ricopre i canali e la necropoli ai lati della via Emilia, risparmiando il dosso stradale; una seconda alluvione, tra V e VI secolo, ricopre tutta l’area rendendo necessaria l’asportazione parziale del deposito per riattivare la percorrenza stradale. Nuove alluvioni obliterano poi definitivamente il tracciato della via consolare, la cui massicciata non viene ripristinata in questa zona fino ad età moderna.

La necropoli si disponeva ai due lati della via Emilia, ed era accessibile probabilmente tramite passerelle in legno che attraversavano i canali di drenaggio. Sono state indagate 14 tombe a cremazione indiretta (ossa combuste collocate in fosse nel terreno o in urne) databili tra il I sec. a.C. e la metà del II sec. d.C., riunite in sei complessi funerari, quattro a nord e due a sud della via Emilia. Le sepolture a carattere monumentale compaiono dalla piena età augustea. Si tratta di tre recinti in opera laterizia, uno dei quali sormontato da blocchi lapidei. La presenza negli strati di abbandono di frammenti di trabeazione con fregio dorico a metope e triglifi e di un capitello ionico fa ipotizzare la presenza di un monumento a edicola. I materiali sono conservati presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

Fonti e documenti

Foto dello scavo

Piano stradale della Via Emilia in battuto di ghiaia e ciottoli. Sono visibili i solchi lasciati dal passaggio dei carri.

Area funeraria 1: il recinto in corso di scavo

 

Urna cineraria con coperchio trovata all’interno del recinto sepolcrale 1.

Il recinto dell’area funeraria 4, costituito da un muretto in laterizi e blocchi lapidei, aveva la fronte che si affacciava direttamente sul canale laterale della via Emilia. In questo tratto della necropoli l’accesso alle tombe doveva avvenire con passerelle di legno.

 

Area funeraria 2, tomba 1 con urna cineraria in pietra in corso di scavo. Il corredo è stato deposto all’esterno dell’urna.

 

Dagli strati di abbandono: capitello ionico di lesena angolare in corso di scavo.

 

Rinvenimenti

Lucerna con scena teatrale

Lucerna con scena teatrale sul disco, raffigurante un satiro inseguito da un personaggio con testa di caprone. Area funeraria 2, tomba 9. I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

 

 

Lucerna con testa di sileno

Lucerna con testa di sileno di probabile provenienza orientale, sul retro si trova un cartiglio predisposto per una iscrizione. I secolo a.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

 

 

 

Lucerna con panoplia d’armi

Lucerna a volute con panoplia d’armi. I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

 

 

 

Balsamari in vetro

Balsamari in vetro dalle tombe di età imperiale. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

 

 

 

Balsamari in ceramica

Balsamari in ceramica dalle tombe di età imperiale.
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.