50. Area di Largo A. Moro – Viale Vittorio Veneto

Necropoli. Età romana e/o tardoantica
31 luglio e 11 novembre 1546. Scavi per la costruzione del baluardo di porta Cittanova

Una cronaca cinquecentesca documenta il ritrovamento di un sarcofago e di resti di colonne che facevano probabilmente parte di monumenti funerari. Il rinvenimento è inquadrabile nell’ambito della necropoli occidentale di Mutina. Le indicazioni topografiche fornite dal cronista permettono di circoscriverne l’ubicazione a sud della via Emilia, all’inizio di Viale Vittorio Veneto. I materiali non sono conservati.

Approfondimento

Il 31 luglio del 1546 Tommasino de’ Bianchi riporta la notizia del rinvenimento nella zona in cui si teneva nel XVI secolo il mercato bestiame di “una archa granda de marmore” di cui l’autore afferma di non aver potuto “ben vedere se non la cima con uno corno del cuperto” perché era quasi completamente sommersa dall’acqua. Soltanto tre mesi dopo, il 3 novembre, il sarcofago poté essere recuperato danneggiandone però il coperchio, “rotto in 3 peci”. Nella stessa area vennero successivamente messi in luce resti di colonne e semicolonne riferibili ad altri monumenti funerari.

Fonti e documenti

Sabato adì ultimo luglio.
Una archa granda de marmore è stata descoperta imparte al cavamento del bellovardo dalla porta Cittanova in quella parte dove se faceva el merchato delle bestie verso mezo dì in la parte che cava quelli da Montecuchulo la quale per l’abondantia de l’aqua non se ancora potuto ben vedere se non la cima con uno corno del cuperto et al presente io lo veduta tutta sotto l’aqua et presto serà cavata fora.

 

Tommasino de’ Bianchi, Cronaca modenese, 31 luglio 1546
BE, Cronache Modenesi Manoscritte, a.T.1.9, c. 444 v.

 

Mercordì adì 3 novembre.
Una bella archa de marmoro biancho se trovata nel cavamento che se fa al bellovardo fora della porta Cittanova et quelli che hano levato el grande cuperto lo hano rotto in 3 peci la quale è in le parte di sopra della strada nel piano dove già se faceva el merchato delle bestie et che mostrano la antiquità dela nostra M.ca Città la quale già fu destrutta doe volte.

 

Tommasino de’ Bianchi, Cronaca modenese, 3 novembre 1546
BE, Cronache Modenesi Manoscritte, a.T.1.9, c. 468 r.

 

Zobia adì 11 novembre.
Questo dì festa de S.to Martino se lavora gagliardamente al bellovardo della porta Cittanova de muro e de cavamento et già ne fano una grande parte da doe bande et nel cavamento se ge atrovato bele prede marmore lavorate et peci de colone tonde et meze colone fatte a canoni cavi.

 

Tommasino de’ Bianchi, Cronaca modenese, 11 novembre 1546
BE, Cronache Modenesi Manoscritte, a.T.1.9, c. 469 v.