363. Via F. Selmi 67

Rinvenimento imprecisabile. Età romana?
Giugno 1858. Scavi di natura imprecisata “nel monastero che fu delle monache di S. Paolo” (ricerche C. Cavedoni)

Celestino Cavedoni riporta il rinvenimento alla profondità di 3 metri di un busto di marmo, alto 30 centimetri, raffigurante “un giovinetto con folta chioma recinta da tenue fascia e da ghirlanda d’edera”, che potrebbe riferirsi ad una raffigurazione di Bacco.

L’assenza di altri reperti e la profondità, inferiore alla profondità media dello strato romano, potrebbero fare ritenere che il rinvenimento sia da attribuire ad una successiva produzione o ad un reimpiego di età rinascimentale o moderna.

Il reperto non è conservato.