313. Area tra Viale L. A. Muratori e Viale N. Fabrizi

Necropoli. Età romana
14 settembre 1546. Scavi per la costruzione del baluardo di S. Pietro, presso l’inizio della “Via di S. Agnese”

Una cronaca del XVI secolo ricorda che a m 5,20 di profondità vennero messe in luce due basi e vari frammenti di colonne di marmo. Furono individuate, inoltre, alcune sepolture in laterizi.

Il rinvenimento di colonne potrebbe far pensare ad un edificio di un certo rilievo, tuttavia la presenza di tombe, poste verosimilmente alla stessa profondità, farebbe ipotizzare che si tratti di un monumento funerario inquadrabile nell’ambito della necropoli meridionale di Mutina.

La profondità di rinvenimento è riferibile alla prima età imperiale. I materiali non sono conservati.

Approfondimento

La cronaca di Tommasino de’ Bianchi ricorda il rinvenimento di “doe basse de colone de marmore poste in opera sotto terra circa braza 10 et delle sepulture de prede cotte et pezi de colone de marmore …”.

Fonti e documenti

Cronaca di T. de’ Bianchi

Martedì adì 14 septembre.
In el fondamento del bellovardo de S.to Petro verso levante apresso la via de S.ta Agnexe se ge atrovato doe basse de colone de marmore poste in opera sotto terra circa braza 10 et delle sepulture de prede cotte et pezi de colone de marmore picoli che denota una fabrica che era già in detto luoco e tutte le prede che se atrovano nel detto cavamento etiam del bellovardo della porta Cittanova dove era el borgo sono tutte del duca per la fabrica et paga chi le recoglie.

 

Tommasino de’ Bianchi, Cronaca modenese, 14 settembre 1546. BE, Cronache Modenesi manoscritte, a.T.1.9, c. 459 r.