245. Vicolo S. Maria delle Asse

Resti di edifici e mosaico. Età romana e tardoantica
1934. Ricerca archeologica programmata (A. Pedrazzi)

Una relazione di scavo inedita descrive i risultati di un sondaggio effettuato pochi metri ad ovest dell’area in cui venne scoperto il mosaico tardoantico del rinvenimento 244.

Al di sotto delle stratificazioni di età moderna e medievale e dei livelli alluvionali si rinvenne a m 3,30 di profondità un pavimento o un muro in  mattoni sesquipedali mal connessi. A m 3,65 venne individuato un piano con “lastre di bianca pietra vicentina” al di sotto del quale era una spessa stratificazione di circa un metro di spessore contenente tra l’altro  “…frammenti di intonaco coi mirabili e vivissimi colori…”.

A m 4,60 circa comparve un muro in mattoni sesquipedali sottostante ad una grossa lastra di pietra o marmo (cm 16 x 60 x 150). Trenta centimetri più in basso, quindi a circa m 4,90, fu osservato un pavimento a mosaico con tessere nere.

I resti individuati a m 3,30 -3,65 di profondità possono essere attribuiti, analogamente al vicino mosaico del rinvenimento 244 che si trova alla medesima profondità, ad età tardoantica. I resti trovati a profondità comprese fra m 4,60 e 4,90 potrebbero datarsi ad età imperiale.

I resti delle strutture sono stati reinterrati. I materiali archeologici non sono conservati.

Fonti e documenti

Foto dello scavo

Nel 1934 durante lo scavo Adamo Pedrazzi fece realizzare da Benvenuto Barbieri alcune fotografie che sono state rintracciate assieme alla relazione inedita del sondaggio nell’Archivio Storico Comunale di Modena (Archivio Pedrazzi, Miscellanea C).

 

Il piano in mattoni sesquipedali trovato a m 3,30 di profondità.

 

Il piano con lastre di marmo individuato a m 3,65 di profondità.

 

Il piano con lastra di pietra e sottostante muro in mattoni sesquipedali trovato a m 4,65 di profondità.

 

Il pavimento a mosaico in tessere nere rinvenuto a m 4,90 circa di profondità.