150. Viale Amendola

Acquedotto. Età tardorepubblicana – I sec. d.C.

2009. Scavi per la realizzazione di interrati di edifici (scavo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna)

Durante i lavori è emerso, a circa 5,3 m di profondità, un paleosuolo di età romana che ha restituito reperti datati al I sec. d.C. A questo periodo, o a quello repubblicano, si data un tratto di acquedotto in laterizi a doppia spalletta con fondo in mattoni sesquipedali, collegato ad una vasca di decantazione anch’essa realizzata in mattoni sesquipedali, intonacata con uno spesso strato di malta idraulica. Entrambe le strutture risultano defunzionalizzate già nel I sec. d.C. e sepolte da uno strato alluvionale sul quale si imposta un fitto bosco datato con il radiocarbonio al V-VI sec. d.C. Attraverso le analisi archeobotaniche e dendrocronologiche è stato possibile stabilire che si trattava di un bosco mesoigrofilo, sviluppatosi in un arco temporale di almeno 140 anni, in cui erano presenti soprattutto ontani e pioppi ma anche querce, olmi e frassini.

I materiali sono conservati presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

Fonti e documenti

Foto dello scavo

Un tratto dell’acquedotto in mattoni sesquipedali in corso di scavo.