13. Viale Reiter 105

Discariche. I secolo a.C. – I secolo d.C.

2008. Scavi per realizzazione di interrato (scavo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna)

Nel corso dello scavo è stato intercettato alla profondità di 6,45 m il suolo di epoca romana che risulta interessato, in questo settore esterno alle mura, da fosse (originarie cave d’argilla) poi colmate da materiali di scarico eterogenei: resti di demolizione, anfore, resti strutturali di fornaci e scarti di produzione ceramica. Il paleosuolo è scarsamente antropizzato e la presenza di ceramica a vernice nera ne attesta la frequentazione già in età repubblicana. Il dato più rilevante è la presenza di varie ghiande missili in piombo, riferibili presumibilmente alla Guerra di Modena del 43 a.C.

Sono state indagate in particolare due discariche, una d’abitato e una formata da scarti di cottura. La prima presentava frammenti di intonaco e di stucchi con decorazione a palmette e tracce di policromia, oltre a due denari di Domiziano e a una statuetta fittile raffigurante Ercole che cavalca il cinghiale di Erimanto. La seconda discarica conteneva nella parte basale anfore intere e frammentarie inframmezzate da ceramica, sopra cui si trovavano numerosi scarti di cottura.

Entrambi i depositi hanno restituito un gran numero di lucerne firmalampen, tutte scarti di produzione con difetti più o meno marcati. Gli esemplari sono di varie dimensioni, alcune recano una decorazione sul disco raffigurante maschere tragiche o comiche. Molte lucerne portano la firma dei diversi produttori: STROBILI, EVCARPI, FORTIS, COMMUNIS e PHOETASPI. Tra gli scarti di cottura figurano anche vasi in ceramica, anfore e laterizi.

Il rinvenimento è particolarmente significativo perché attesta per la prima volta la presenza a Modena non solo dell’officina di Fortis ma anche quella di altri 4 tra i più importanti produttori di lucerne firmalampen. Il contesto della discarica di scarti di cottura, databile alla prima metà del I sec. d.C., documenta che nello stesso complesso produttivo venivano cotte anfore, laterizi, ceramiche e lucerne di diversi produttori.

I reperti sono conservati presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

Fonti e documenti

Foto dello scavo

Riempimento basale della discarica con anfore in corso di scavo

Scarti di cottura (lucerne) in corso di scavo

Scarti di cottura (lucerne) in corso di scavo. Particolare di lucerna con maschera teatrale sul disco.

 

Rinvenimenti

Statuetta fittile raffigurante Ercole

Statuetta fittile raffigurante la terza fatica di Ercole (la cattura del cinghiale di Erimanto), riferibile all’ambito del culto domestico, I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena