Plutei con motivo a cancello. Duomo, transetto campionese, lato orientale.

La basilica ad corpus e la cattedrale nell’alto medioevo

Le fonti antiche, ed in particolare due testi riguardanti la vita di S. Geminiano scritti tra IX e X secolo d.C., ricordano che il successore di S. Geminiano, il vescovo Teodulo o Teodoro, eresse all’inizio del V secolo d.C. un edificio di culto sulla tomba del santo.

A questo primitivo edificio, sorto nell’area occupata dalla necropoli tardoantica ad ovest della città, potrebbero riferirsi alcuni frammenti di pluteo con motivo a cancello reimpiegati intorno al XII secolo nella attuale cattedrale.

Non è ancora chiaro se la basilica costruita sulle spoglie del vescovo e santo protettore della città fosse anche chiesa cattedrale. Secondo alcuni autori la chiesa episcopale, sede della cattedra del vescovo, fu fin dalle origini la basilica eretta sulla tomba del santo mentre per altri doveva essere un luogo di culto preesistente, forse proprio quello a cui apparteneva il mosaico rinvenuto in vicolo S. Maria delle Asse (rinvenimento 244).

Quest’ultima ipotesi è tuttavia incerta, dato che il mosaico sembra appartenere non ad un edificio di carattere religioso bensì residenziale.

Scavi recenti (2009 e 2015) nella cripta del Duomo hanno portato in luce resti murari, frammenti di fregi lapidei, di intonaci dipinti e tessere di mosaico in pasta vitrea e in foglia d’oro riferibili agli edifici di culto precedenti alla cattedrale lanfranchiana. Questi rinvenimenti si vanno a sommare ai diversi elementi lapidei decorati di età longobarda conservati presso il Museo Lapidario del Duomo.