15. Via C. Menotti, angolo via V. Bellini
Corso d’acqua. Età romana.
Edificio rustico, discarica e calcara. Età romana imperiale.
Necropoli. Fine del V – VI sec. d.C.
2009. Scavi per la realizzazione di interrato di edificio (scavo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna)
Nel settore sud-orientale dell’area di scavo è stata individuata una necropoli che si estendeva verso sud oltre il limite del cantiere. La necropoli era impostata su un terreno di apporto fluviale, probabilmente da ricollegarsi a un antico ramo dell’attuale torrente Tiepido che scorreva immediatamente ad est delle mura romane (forse identificabile col Saniturnus ricordato dalle fonti antiche).
Il sepolcreto presenta soltanto tombe ad inumazione, distribuite in due fasi successive, rinvenute rispettivamente alle profondità di 3,20 – 3,40 m (I fase) e 2,50 – 2,70 m (II fase), separate da uno strato alluvionale e datate entrambe tra la fine del V e il VI sec. d.C. La necropoli di I fase è costituita da 11 sepolture (di cui 4 con copertura alla cappuccina) orientate in senso est-ovest e disposte su due linee parallele. La tomba 16 conteneva i resti di un uomo e di una donna deposti contemporaneamente e con le mani intrecciate. Le 7 tombe appartenenti alla II fase della necropoli, costituite da casse in laterizi, sono anch’esse orientate est-ovest ma disposte su un’unica fascia.
Nell’angolo nord-ovest dello scavo sono state messe in luce, alla profondità di 6,50 m, alcune tracce di fondazioni murarie pertinenti a un edificio rustico di età romana imperiale, demolito in antico. L’area occupata dall’edificio, ormai in disuso, venne adibita tra II e III sec. d.C. a discarica di materiali eterogenei provenienti dall’area urbana, quali frammenti di elementi architettonici in pietra, resti di intonaco, frammenti laterizi, ceramica di varie classi e vetri.
Nell’area di scavo è stata anche rinvenuta alla profondità di 6,70 m una calcara; il manufatto, destinato alla produzione di calce e forse collegabile alla presenza della vicina discarica, è databile ad età romana imperiale.
I materiali sono conservati presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Fonti e documenti
Foto dello scavo