Le alluvioni tardoantiche e altomedievali
L’intensa attività di scavi archeologici condotta a Modena negli ultimi anni, congiunta a una campagna di datazioni radiocarboniche e dendrocronologiche effettuate su campioni di legno recuperati negli scavi, hanno consentito di precisare le datazioni delle alluvioni che hanno interessato la città di Mutina e il suo suburbio; grazie alle analisi delle sabbie è stato inoltre possibile individuare i corsi fluviali all’origine degli apporti sedimentari.
Per quanto riguarda le alluvioni tra il Tardo Antico e l’Alto Medioevo si registrano diversi episodi, avvenuti con cadenza quasi secolare, collocabili tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C., tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, al VI secolo, e tra la fine del VI e l’inizio del VII secolo. Dopo il VII secolo non sono invece documentati significativi apporti sedimentari.
I sedimenti depositatisi nella zona occidentale della città e del suburbio sono da ricondurre al corso antico dei torrenti Cerca (che correva verosimilmente poco ad ovest delle mura urbiche) e Grizzaga, mentre nella zona orientale sono ricollegabili al torrente Tiepido che lambiva il perimetro est delle mura.