63. Via Emilia Est – Via Cesana
Necropoli. Fine I secolo a.C. – età tardo antica
2004-2005. Scavi per la costruzione di un edificio (scavo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna)
Lo scavo archeologico ha interessato un’area di necropoli che ha restituito, alla profondità di 4,80 – 5,00 m dal piano attuale di campagna, 56 sepolture databili tra la tarda età repubblicana e quella adrianea. Tutte le sepolture, eccetto due, sono deposte all’interno di 18 recinti funerari, prospicienti il lato meridionale della via Emilia. L’accesso alla necropoli era garantito sul lato occidentale da una strada glareata. Il rituale di sepoltura più documentato è l’incinerazione, sia a cremazione diretta (bustum) che indiretta. In questo secondo caso le ceneri, i resti ossei e le parti del corredo combusto erano raccolti e deposti direttamente in una fossa o sistemati all’interno di un’urna fittile o lapidea. Il corredo che accompagnava quasi tutte le tombe era formato prevalentemente da balsamari in vetro e da lucerne, dei tipi a disco, a volute e a canale. È presente anche un’inumazione con copertura a cappuccina risalente ad età tardo antica, che riutilizzava come segnacolo la stele di Publius Villius Primus datata ai primi decenni del I sec. d.C.
In epoca altomedievale nel luogo della necropoli, ormai abbandonata, venne impiantato un “cantiere-cava” per recuperare e rilavorare in loco i blocchi lapidei prelevati dai monumenti funerari, destinati al riutilizzo edilizio. Quest’area di lavoro ha restituito diversi elementi lapidei, tra cui spiccano quattro acroteri, a forma di palmetta traforata, riferibili a un monumento a edicola databile alla metà-fine del I sec. a.C.
I materiali sono conservati nel Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena e presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Fonti e documenti
Foto dello scavo

Il recinto funerario 1 con la stele dei Licinii al centro, delimitato da quattro cippi anepigrafi. Seconda metà del I secolo d.C.

Particolare del recinto funerario 1, cippo anepigrafe e colonna decorata con motivo a foglie. Seconda metà del I secolo d.C.

Il recinto funerario 2, costituito da una struttura in mattoni e blocchi di pietra, probabilmente appartenente a un monumento funerario ad edicola.

Uno degli acroteri sommitali originariamente collocati su un monumento funerario a tempietto, in corso di scavo. Seconda metà del I sec. a.C.

Tomba 7 del tipo alla cappuccina con sepoltura ad inumazione, di età tardoantica. La stele di Publius Villius Primus, datata ai primi decenni del I secolo d.C., fu riutilizzata come segnacolo fuori terra.
Rinvenimenti
Stele di L. Octavius Eros

Stele di Lucius Octavius Eros, prima metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
L(ucius) Octavius / L(uci) l(ibertus) Eros sibi / et Octaviae / L(uci) l(ibertae) Anunae, / conlibert(ae) suae.
Lucio Ottavio Erote, liberto di Lucio, (fece) a se stesso e a Ottavia Anuna, liberta di Lucio, sua compagna di manomissione.
Stele di P. Villius Primus

Stele di Publius Villius Primus, prima metà del I secolo d.C.
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
V(ivus) / P(ublius) Villius P(ubli) l(ibertus) / Primus / P(ublio) Villio P(ubli) l(iberto) / Neobulo / patrono et suis. / In fr(onte) p(edes) XII, in ag(ro) p(edes) XXV.
Publio Villio Primo, liberto di Publio, (fece) da vivo al patrono Publio Villio Neobulo, liberto di Publio e ai suoi. L’area misura 12 piedi (m 3,50) sul lato frontale, 25 piedi (m 7,40) in profondità.
Stele dei Licinii

Stele dedicata alla familia dei Licinii, prima metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Familiae / C(ai) Licini Macri / Modestus, / Dionysi l(iberti) ser(vus), d(e) p(ecunia) [s(ua)]. / In fr(onte) p(edes) XIIII, in ag(ro) / p(edes) XXV.
Modesto, schiavo del liberto Dioniso, (fece) a proprie spese alla familia di Gaio Licinio Macro. L’area misura 14 piedi (m 4,15) sul lato frontale, 25 (m 7,4) in profondità.
Il concetto latino di familia include anche gli schiavi, in quanto proprietà del dominus o dei suoi congiunti, e i liberti.
Monumento funerario di Polla

Frammento di lastra con iscrizione del monumento funerario di Polla, età augustea. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
[—] Polla sibi et [—?] / [—] M(arci) f(iliae), maṭṛ[i —?], / [fieri] iussit.
… Polla ordinò (la realizzazione del monumento) a se stessa e alla madre …, figlia di Marco.
L’iscrizione menziona una donna dal cognomen Polla, della quale mancano il gentilizio e il patronimico, che aveva eretto il monumento per sé e per la madre.
Rocchio di colonna decorato

Rocchio di colonna decorato con motivo a foglie, seconda metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Acroteri di monumento funerario

Acroteri in pietra provenienti da un monumento funerario a pianta quadrata che doveva seguire gli schemi architettonici dei templi di epoca tardoellenistica, databile alla seconda metà del I secolo a.C. L’edificio aveva due facciate, forse con quattro colonne per lato, e tetto appuntito con un frontone decorato ai lati e al culmine da acroteri.
Musei Civici di Modena, Lapidario Romano.
Urna cineraria in pietra

Urna cineraria di forma cilindrica, con coperchio troncoconico con presa, decorata da modanature concentriche. Dalla tomba 53, I secolo d.C.
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Frammenti di letti funerari
Lucerna a volute

Lucerna a volute con teoria di animali su disco. Inizi del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Anello in osso

Anello in osso con lettera iscritta sul castone. Prima metà del I secolo d.C.
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Elementi di corredo della tomba 9
Elementi di corredo della tomba 15

Gruppo di pedine da gioco in pasta vitrea. Prima metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

Gruppo di pedine da gioco in osso. Prima metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.

Gruppo di pedine da gioco in pietra. Prima metà del I secolo d.C. Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.