Gaio Giulio Cesare

Busto di Giulio Cesare.
Staatliche Museen Berlin

Cesare nasce da nobile stirpe nel 100 a.C. Di convinzioni democratiche fu considerato il prosecutore delle idee di Mario, al quale pare fosse anche imparentato. La sua ascesa politica cominciò attorno al 60 a.C., quando assieme a Pompeo e Crasso formò il primo triumvirato.

Nel 59 a.C. Cesare ottenne la carica di console e l’anno successivo quella di governatore della Gallia Cisalpina che governò per molti anni. Il successo ottenuto nelle imprese militari nella Gallia Transalpina, pacificata definitivamente nel 50 a.C., aumentò il prestigio politico di Cesare che presto entrò in urto con il suo antico alleato Pompeo (Crasso era morto in una disastrosa spedizione militare contro i Parti nel 53 a.C) e con il senato timoroso del potere che Cesare stava acquisendo.

Quando il senato gli intimò di lasciare l’incarico di governatore della Gallia e il comando delle sue legioni Cesare decise di passare il fiume Rubicone che segnava il confine tra la Cisalpina e l’Italia, muovendo verso Roma. Uscito vittorioso dallo scontro con Pompeo nel 48 a.C. accrebbe ancora il suo potere personale grazie anche ai suoi lungimiranti atti di politica interna.

Il 15 marzo del 44 a.C., all’apice del potere, essendo oramai divenuto dittatore a vita, fu ucciso da una congiura ordita da esponenti del partito favorevole alla repubblica, capeggiati da Marco Giunio Bruto e Cassio Longino, che temevano l’incoronazione di Cesare a re.

Protagonista del processo di radicale trasformazione della res publica romana grazie all’acquisizione di un potere mai registrato precedentemente nella storia romana, aprì la strada alla trasformazione dello stato compiuta poi dal suo erede e successore Ottaviano Augusto.